LE PAGNOCHE DI VINARS SANT

 

A Ciconicco da tempo immemorabile c’è la consuetudine di dare il giorno di Venerdì Santo un pane ad ogni nucleo familiare.

Fino a pochi anni fa il pane era del peso di 1 Kg., ora per varie ragioni si è ridotto a metà.

La data d’inizio dell’usanza non si conosce: certo era già prima del 1.600.

Una nota segnata in uno dei registri conservati nell’archivio parrocchiale, dice: 7bre 1.618: Nota come fu relevato il testamento di Hieronimo Cichino per mano del Signor Giobatta Calligaris nel quale si contiene di legato….. et formento pesenali 3 al Comun il dì di Venerdì Santo. La parola "Comun" non ha il significato di adesso, ma di comunità paesana.

Qualcuno ha pensato che questo fosse l’inizio del legato. E’ poco probabile in quanto 3 pesenali (circa 40 Kg.) non è un capitale sufficiente per dare un interesse capace di sostenere ogni anno una spesa di circa 200 Kg. Si pensa invece che il Cicchino abbia voluto lodare questa iniziativa aggiungendo il suo contributo.

Seguendo i libri amministrativi del 1.700 e 1.800 spesso si trova alla domanda: "origine e documento del legato", la risposta "ignoto e antichissimo".

Con il 1.865 cessa l’adempimento del legato da parte della Chiesa o fabbriceria. Nel 1.866 sono stati incamerati tutti i beni delle Chiese ed Enti ecclesiastici da parte dello Stato, per cui manca la fonte che dava i mezzi per sostenere l’onere del legato.

Il desiderio della popolazione però era che non morisse questa tradizione e fu assunta perciò dall’altro Ente frazionale cioè dall’Amministrazione dei Beni Frazionali (chiamata CONGRUA).

Così la tradizione del PANE DEL VENERDI’ SANTO continuò e continua ancora.

Infatti nel 1.892 la Congrua spese a Valentino Pellis per macinare Kg. 343 di frumento L. 4,99; e a Grosso Giacomo di Fagagna per manifattura e a saldo delle focacce fatte dalla frazione di Ciconicco L. 12,10.

Nemmeno i tempi difficili della guerra impedirono il mantenimento della consuetudine. Nel 1.918 anno dell’invasione e di vera fame, le 130 famiglie di Ciconicco poterono avere in quel Venerdì Santo la solita focaccia di un Kg.

 

 

VOTI DELIBERATIVI DELLA FRAZIONE

Voto verso la Beata Vergine delle Grazie di Udine, in rendimento di grazie per la liberazione della peste, 1.511 – 1.545. Viene assolto con la partecipazione dei frazionisti (ancora in buon numero) alla celebrazione della S. Messa, officiata dal Parroco nella Basilica delle Grazie, la prima domenica di maggio.

Simile voto viene assolto verso la B.V. del Carmelo di Ribis la seconda domenica di maggio.